Prendiamo esempio dai grandi, lo possiamo fare anche noi…
Toyota Motor sta da tempo intensificando l’attività di riduzione dei costi attraverso l’eliminazione di tutto ciò che non crea valore al fine di aumentare la capacità di sviluppare investimenti in nuove tecnologie.
Questo tipo di approccio dovrebbe far riflettere molti noi in quanto a volte l’obiettivo di raggiungere una profittabilità di breve periodo, non permette di pensare per il lungo periodo andando quindi a generare un elevato rischio di visione e continuità.
Lo scorso maggio 2018, la casa produttrice giapponese ha infatti dichiarato che investirà circa 10 miliardi di dollari in attività di ricerca e sviluppo scelta strategica e consapevole, poiché tutte le maggiori case automobilistiche stanno facendo investimenti nel settore dell’elettrificazione e dell’automazione. L’obiettivo? Rimanere competitivi sul mercato vista la crescente domanda di veicoli alimentati da tecnologie più pulite.
Per garantire i fondi necessari alla R&D, Toyota “darà priorità al sistema di produzione Toyota e alla riduzione dei costi“, ha affermato il presidente Akio Toyoda, riferendosi a una strategia di coordinamento con i fornitori per creare auto solo quando necessario, riducendo al minimo gli inventari. Mr Toyoda ha inoltre aggiunto che il sistema di produzione conosciuta da oltre 80 anni unito alle nuove tecnologie e alle integrazioni uomo macchina hanno di recente aiutato ulteriormente al contenimento dei costi.
Esso infatti è basato sulla standardizzazione non solo dei componenti ma anche dei sistemi, in modo tale da ricorrere a pezzi facilmente adattabili a diversi modelli.
Adottando questo sistema, si prevede che le riduzioni dei costi contribuiranno (solo per l’anno 2018) a più di 1 miliardo di dollari.
La principale casa automobilistica giapponese ha registrato un balzo del 20% del profitto operativo arrivando a 2,4 trilioni di yen (primo trimestre anno 2018), superando le rivali Volkswagen AG e Daimler AG per il quinto anno consecutivo.
Un calo del profitto nonostante le vendite da record
Nonostante la riduzione dei costi e le vendite globali record, Toyota prevede un utile operativo di 2,3 trilioni di yen per l’anno 2018 fino a marzo 2019, ma del 4,2% in meno rispetto a un anno fa a causa di uno yen più stabile.
Questo cosa significa? Uno yen stabile aumenta i costi dei veicoli e delle parti esportati, rendendo i prodotti giapponesi meno competitivi oltreoceano.
Altre case produttrici giapponesi stanno riscontrando la stessa problematica, quali Honda Motor e Mazda Motor. L’unico finora è Mitsubishi Motor che vede un aumento del profitto operativo nonostante uno yen più forte.
Progetti futuri?
Toyota punta sul mercato asiatico. Si prevede infatti che le vendite in Asia aumenteranno dell’8,2%, mentre in Nord America, il mercato Toyota più grande, caleranno leggermente.
Cosa possiamo imparare dai grandi?
La strategia dei nuovi investimenti in campo R&D a discapito di margine e inventario che sta attuando Toyota deve essere di esempio e far riflettere sull’importanza di investire, sempre, in innovazione di prodotto e processo.
Innovare è fondamentale per rimanere competitivi sul mercato odierno, cercando di soddisfare i nuovi bisogni (conosciuti e non) dei consumatori, ed e’ ormai chiaro a tutti quanto i consumatori, negli ultimi anni, siano diventati più informati e quindi più attenti e sensibili a tematiche sociali ed ambientali. Per questo motivo, l’R&D svolge un ruolo fondamentale ed imprescindibile nella crescita di un’azienda.
Quanto tempo e denaro investite VOI in R&D?